Certificazione Unica 2019: 7 marzo, scadenza per inviare i dati

Scritto da Elena Greco il 7 marzo 2019

Certificazione Unica 2019: 7 marzo, scadenza che i sostituti d’imposta devono rispettare per inviare all’Agenzia delle Entrate i dati che riguardano i dipendenti.

Certificazione Unica 2019: 7 marzo, scadenza per inviare i dati

Certificazione Unica 2019: il 7 marzo è la data di scadenza per l’invio dei dati che riguardano i dipendenti. Si tratta di una data segnata in rosso sul calendario fiscale dei sostituti d’imposta, che sono tenuti a trasmettere le informazioni richieste in via telematica e utilizzando il modulo ordinario, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

La certificazione unica (CU) è il documento fiscale che i sostituti d’imposta devono produrre per certificare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi.

Certificazione Unica 2019: 7 marzo, scadenza per inviare i dati

I dati che i sostituti di imposta comunicano all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 7 marzo confluiscono nel modello 730 precompilato.

Con le informazioni trasmesse si attesta l’erogazione, nell’anno precedente, delle seguenti tipologie di reddito:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati;
  • redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
  • i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi.

Il modello ordinario della Certificazione Unica deve essere inviato esclusivamente in via telematica. Per farlo si può scegliere una delle seguenti opzioni:

  • Entratel;
  • Fisconline;
  • intermediario abilitato.

Certificazione Unica 2019: le altre scadenze e le sanzioni

Il 7 marzo non è l’unico appuntamento con la Certificazione Unica, il calendario delle scadenze da tenere presente, infatti, ha tre date:

DATASCADENZA
7 marzo 2019 Invio dei dati dei dipendenti
1° aprile Consegna della Certificazione Unica ai lavoratori dipendenti e autonomi
31 ottobre 2019 Invio telematico della Certificazione Unica per i contribuenti i cui redditi non possono essere dichiarati nel modello 730 precompilato

Fondamentale ricordare queste date per evitare di incorrere in sanzioni. In particolare sugli adempimenti che riguardano la prima scadenza, i datori di lavoro hanno 5 giorni per rimediare ad eventuali errori senza conseguenze, ma le sanzioni possono arrivare fino a 100 euro per ogni CU.

Di seguito le penalizzazioni previste in una tabella riassuntiva:

Fattispecie Sanzioni previste Limite massimo della sanzione
Certificazione Unica omessa, tardiva o errata 100 euro per singola certificazione 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 7 marzo 2019, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni nessuna sanzione
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 7 marzo 2019, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni 33,33 euro per singola certificazione 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta