Rinnovo reddito di cittadinanza 2020, scadenza ISEE e DSU: 31 gennaio

Scritto da Tommaso Gavi il 30 gennaio 2020

Rinnovo reddito di cittadinanza 2020, entro il 31 gennaio deve essere consegnata la DSU per il calcolo ISEE. La scadenza deve essere rispettata per evitare che il sussidio venga sospeso. Le informazioni utili per l’adempimento.

Rinnovo reddito di cittadinanza 2020, scadenza ISEE e DSU: 31 gennaio

Rinnovo reddito di cittadinanza 2020, i percettori devono segnare in agenda la scadenza del 31 gennaio.

Entro tale data devono infatti rinnovare la DSU 2020, dichiarazione sostitutiva unica, necessaria per il calcolo ISEE, come previsto dall’articolo 5 della legge 26/2019 .

La documentazione è valida fino al 31 dicembre dell’anno della dichiarazione.

La mancata consegna determina la sospensione del reddito.

Rinnovo reddito di cittadinanza 2020, la scadenza del 31 gennaio: chi deve presentare la DSU per il calcolo ISEE

Devono presentare la documentazione tutti coloro che vogliono procedere al rinnovo del reddito di cittadinanza.

La scadenza per la consegna della nuova documentazione, necessaria per non perdere i requisiti, è il 31 del mese di gennaio 2020.

A fissare l’obbligo di aggiornamento dell’ISEE è l’articolo 5 comma 5 del decreto numero 4 del 28 gennaio 2019, convertito dalla legge numero 26 del 28 marzo dello stesso anno.

Nel testo si legge, infatti:

“I requisiti economici di accesso al Rdc, di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b), si considerano posseduti per la durata della attestazione ISEE in vigore al momento di presentazione della domanda e sono verificati nuovamente solo in caso di presentazione di nuova DSU, ferma restando la necessita’ di aggiornare l’ISEE alla scadenza del periodo di validita’ dell’indicatore”.

Per chi ha presentato la domanda entro il 31 dicembre scorso gli accrediti autorizzati dall’INPS e la ricarica delle tessere del sussidio sono già iniziati.

Per tutti, invece, deve essere ripresentata la DSU per il calcolo dell’ISEE al fine di evitare la sospensione dei fondi.

Una volta consegnata la documentazione sarà valida fino al 31 dicembre 2020, ovvero l’anno di presentazione della dichiarazione.

Rinnovo reddito di cittadinanza, la scadenza del 31 gennaio 2020: come presentare la nuova DSU per il calcolo ISEE

La DSU, dichiarazione sostitutiva unica, è un documento con informazioni anagrafiche, patrimoniali e di reddito, necessario per il rinnovo del reddito di cittadinanza.

Tale documentazione è necessaria per il calcolo ISEE, lo strumento usato per valutare la situazione economica dei soggetti che vogliono richiedere agevolazioni.

I nuovi modelli 2020 della DSU sono disponibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Sono presenti tre diversi documenti, ognuno con specifiche funzioni:

  • il modello MINI, una dichiarazione semplificata che riguarda la maggior parte delle situazioni ordinarie;
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’ISEE modello mini
Modello DSU - ISEE 2020 mini.
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’ISEE
Modello DSU - ISEE 2020 integrale.
  • il modello DSU - ISEE corrente, una dichiarazione che permette di aggiornare il proprio ISEE in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale.
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’ISEE corrente
Modello DSU - ISEE 2020 corrente.

Per la compilazione della dichiarazione è necessario utilizzare le apposite istruzioni.

Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - DSU Dichiarazione Sostitutiva Unica (D.P.C.M. 159/2013)
Istruzioni per la compilazione.

Dopo la compilazione, la DSU 2020 può essere presentata ai seguenti soggetti:

  • all’ente che eroga l’agevolazione;
  • al Comune;
  • al Centro di Assistenza fiscale (CAF);
  • alla sede INPS competente per territorio;
  • online all’INPS, attraverso il sito dell’ente.

Reddito di cittadinanza, chi può fare domanda? I requisiti del sussidio

Il reddito di cittadinanza è previsto dalla legge numero 26 del 28 marzo 2019, che ha convertito in legge il Decreto numero 4 dello stesso anno: “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.

Il sussidio consiste in un assegno mensile che può arrivare fino alla somma di 780 euro, per nuclei familiari di una sola persona.

Nello specifico l’integrazione al reddito può arrivare fino a 500 euro mentre il contributo per l’affitto fino a 280 euro.

Per chi invece deve pagare il mutuo, il secondo contributo può arrivare al massimo a 150 euro mensili.

I sussidi possono essere corrisposti per un massimo di 36 mesi divisi in due periodi di 18 mesi.

Mentre per il reddito di cittadinanza tali periodi devono essere separati da una pausa di 30 giorni, in cui verranno nuovamente verificati i requisiti, per la pensione di cittadinanza, aiuto riservato ai soggetti con più di 67 anni, il rinnovo non deve attendere.

Per richiedere il contributo chi fa domanda deve rispondere a determinati requisiti.

Per quanto riguarda la residenza, i soggetti devono rispettare quanto segue:

  • essere in possesso della cittadinanza italiana o di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea, o con un familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o ancora cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due, considerati al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in modo continuativo.

Dal punto di vista del reddito del nucleo familiare i requisiti sono i seguenti:

  • un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, in Italia e all’estero, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad una soglia di 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo;
  • i predetti massimali sono ulteriormente aumentati di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente;
  • un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza previsto. La predetta soglia è incrementata ad 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. In ogni caso la soglia è incrementata ad 9.360 euro euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, come da dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE.

Alcuni requisiti sono inoltre stabiliti riguardo al godimento di beni durevoli. Nello specifico devono essere rispettate le regole elencate per ciascun componente del nucleo familiare:

  • non essere intestatario di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
  • non avere intestati autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;
  • non essere intestatario di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • non avere intestate navi e imbarcazioni da diporto.

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