Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento

Scritto da Davide Di Bello il 29 luglio 2019

Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento: ultime ore per provvedere alla presentazione oltre i termini previsti e con sanzione ridotta. Contribuenti interessati e le istruzioni per l’invio telematico tramite modello F-24.

Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento

Dichiarazione IVA, ravvedimento entro il 29 luglio: ultime ore a disposizione dei contribuenti che non hanno rispettato i tempi per l’adempimento relativo all’anno di imposta 2018. Entro questa data, i titolari di partita IVA possono sanare l’omessa dichiarazione e regolarizzare la propria posizione contributiva mediante un ravvedimento operoso, che garantisce uno sconto sulla sanzione tributaria.

Interessati alla scadenza sono lavoratori autonomi, ma anche società, enti finanziari, no-profit e pubbliche amministrazioni, che non hanno provveduto a presentare entro il 30 aprile scorso la dichiarazione IVA 2019, relativa al periodo di imposta precedente.

Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento: sanzione al 15%

La scadenza per sanare l’omessa dichiarazione è il 29 luglio, termine entro il quale è possibile regolarizzare la propria posizione con un ravvedimento operoso. La dichiarazione deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati.

Il ravvedimento operoso è un meccanismo che consente di regolarizzare errori, omissioni e versamenti carenti pagando una sanzione ridotta, a condizione che sia il contribuente a correggere le mancanze in maniera spontanea, e non in seguito ad una sollecito di pagamento.

Per perfezionare il ravvedimento, è necessario provvedere al versamento delle seguenti somme dovute:

  • l’imposta;
  • gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito;
  • la sanzione in misura ridotta.

Il decreto legislativo n. 158/2015 ha inoltre modificato la normativa sulle sanzioni per ritardati od omessi versamenti, prevedendo la riduzione alla metà della sanzione ordinaria per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni dalla scadenza.

Nel caso della dichiarazione IVA 2019, quindi, la sanzione passa dal 30% al 15% per i contribuenti che faranno emergere un nuovo imponibile entro il 29 luglio.

Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento: come pagare

La sanzione tributaria, comprensiva degli interessi di mora, legata alla dichiarazione IVA 2019 deve essere versata compilando ed inviando il Modello F-24 in modalità telematica. Il codice tributo di riferimento è 8911 (sanzione pecuniaria per altre violazioni tributarie, relative alle imposte sui redditi ed alle imposte sostitutive dell’IRAP e dell’IVA).

Si può compilare il modello F-24 direttamente, collegandosi ai servizi F24 web o F24 online dell’Agenzia delle Entrate, oppure ai canali telematici Fisconline o Entratel.

Tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, sono utilizzabili anche i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.

In alternativa è possibile rivolgersi per l’assistenza e l’invio del modello F-24 ad un intermediario abilitato, come i centri di assistenza fiscale o il proprio commercialista.

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