Nuovo bando Conciliamo, domande in scadenza il 18 dicembre 2019

Scritto da Tommaso Gavi il 20 novembre 2019

Nuovo bando Conciliamo, domande in scadenza il 18 dicembre 2019. Obiettivo degli incentivi: promuovere un welfare su misura per le famiglie e migliorare la qualità di vita dei genitori lavoratori. Possono presentare domanda micro, piccole, medie e grandi imprese. Stanziati 74 milioni di euro per finanziare parte delle spese dei progetti.

Nuovo bando Conciliamo, domande in scadenza il 18 dicembre 2019

Nuovo bando Conciliamo, le domande possono essere inviate fino alla scadenza del 18 dicembre 2019.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riproposto un nuovo avviso pubblico per premiare il welfare aziendale allargando la platea di beneficiari: mentre prima era destinato solo a grandi imprese, adesso possono richiedere gli incentivi anche quelle piccole, medie e micro.

I fondi sono destinati a promuovere un welfare su misura per le famiglie e migliorare la qualità di vita dei genitori lavoratori.

Sono stati stanziati 74 milioni di euro per finanziare parte delle spese dei progetti, in percentuali variabili a seconda dei soggetti che inviano la domanda, fino ad un massimo di 1 milione e 500 mila euro per aziende con oltre 250 dipendenti.

Nuovo bando Conciliamo, gli obiettivi e i destinatari della scadenza del 18 dicembre 2019

Il nuovo bando Conciliamo intende stimolare le realtà aziendali a nuove pratiche di welfare che permettano i conciliare lavoro e famiglia.

L’avviso pubblico del il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri chiede ai potenziali percettori dell’incentivo di sviluppare programmi innovativi che abbiano i seguenti obiettivi:

  • crescita della natalità;
  • riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne;
  • incremento dell’occupazione femminile;
  • contrasto dell’abbandono degli anziani;
  • supporto della famiglia in presenza di componenti disabili;
  • tutela della salute.

A tal fine sono stati stanziati 74 milioni che copriranno le spese dei soggetti a cui verranno destinati in percentuali variabili come spiegato dalla tabella riassuntiva.

SOGGETTO FINANZIAMENTO RICHIESTO PER OGNI PROGETTO CONTRIBUTO DELL’AZIENDA SUL TOTALE DEL PROGETTO
micro imprese da 15.000 a 50.000 euro 10%
piccole imprese da 30.000 a 100.000 euro 15%
medie imprese da 100.000 a 300.000 euro 20%
grandi imprese da 250.000 a 1.500.000 euro 30%

Per presentare le domande, i soggetti devono rispettare i seguenti requisiti:

  • avere sede legale o unità operative sul territorio nazionale, come previsto dagli articoli 2082 e 2083 del Codice civile;
  • essere consorzi o gruppi di società collegate o controllate, secondo quanto stabilito dall’articolo 2359 del Codice civile, in cui tutti i partecipanti sono finanziabili in base ai commi 1 e 5;
  • presentarsi in forma di associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI).

Nel bando sono inoltre stabilite alcune cause di esclusione. Non possono concorrere ai fondi i soggetti che rispondono ai criteri sotto elencati:

  • non hanno restituito o depositato in un conto vincolato le agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata eventualmente disposta la restituzione;
  • hanno subito sanzioni definitivamente accertate che comportino l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti e contributi;
  • non contribuiscono ai costi del progetto secondo le percentuali previste;
  • non sono iscritte al registro delle imprese presso la Camera di commercio territorialmente competente e, ove previsto, negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;
  • non hanno sede legale principale o unità operative sul territorio nazionale;
  • si trovano in una delle situazioni previste come causa di esclusione dall’articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  • sono in stato di liquidazione volontaria;
  • sono stati assoggettati alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la Pubblica amministrazione.

Ogni informazione relativa ai destinatari della misura, alle modalità di presentazione della domanda e agli altri aspetti del bando è presente nell’avviso pubblico dell’8 novembre 2019.

Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso pubblico “CONCILIAMO”
Misura volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori al fine di assecondare i loro bisogni e quelli delle loro famiglie.

Nuovo bando Conciliamo, modalità di presentazione della domanda in scadenza il 18 dicembre 2019

Il termine per la presentazione delle domande al nuovo bando Conciliamo è fissato alle ore 12 del 18 dicembre 2019.

Le richieste di finanziamento possono essere inoltrate esclusivamente tramite l’email di posta elettronica certificata del soggetto proponente all’indirizzo PEC conciliamo@pec.governo.it.

All’email deve essere allegata la documentazione scaricabile attraverso l’apposita sezione del sito web del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio.

In particolare dovranno essere allegati i seguenti documenti:

  • domanda di ammissione, modello 1;
    Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
    Domanda di ammissione.
  • piano finanziario, modello 2;
    Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
    Piano finanziario.
  • patto di integrità, modello 3;
    Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
    Patto d’integrità.
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, modello 4;
    Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
    Dichiarazione sostitutiva.
  • modello 5, in caso di presentazione della domanda in forma di ATS, ATI o contratto di rete. Con questo documento i soggetti dichiarano la volontà di costituirsi formalmente, in caso di ammissione al finanziamento, in associazione temporanea di scopo o in associazione temporanea d’impresa o di stipulare un contratto di rete, con l’indicazione del soggetto capofila;
    Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
    Dichiarazione di impegno a costituirsi in ATS/ATI o a stipulare un contratto di rete.
  • copia dell’atto costitutivo o dello statuto del proponente. Nel caso di più soggetti sono richiesti tutti i documenti, comprese copie degli atti istitutivi di rete di imprese;
  • relazione sulle attività in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro svolte negli ultimi due anni. Il soggetto proponente deve presentarla dichiarando di non aver mai intrapreso azioni di welfare;
  • bilancio dell’ultimo esercizio finanziario concluso prima della presentazione della domanda di finanziamento.

Per la compilazione del piano finanziario è stata predisposta una guida ad hoc, anch’essa scaricabile nella sezione relativa alla documentazione.

Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio - Avviso “CONCILIAMO”
Guida alla compilazione del modello di domanda e del piano finanziario.

Nuovo bando Conciliamo, i criteri di valutazione dei progetti

Dopo la chiusura delle domande i progetti presentati verranno valutati, prima in relazione alle cause di esclusione e successivamente nel merito.

Una commissione specifica sarà incaricata di esaminare i progetti sotto diversi punti di vista. Saranno utilizzati i seguenti criteri di valutazione:

  • innovatività dell’azione: questo criterio esamina l’introduzione di nuove pratiche o servizi per realizzare attività di welfare;
  • concretezza dellazione: in questo ambito rientrano l’individuazione e la coerenza delle azioni progettate al fine venire incontro alle specifiche esigenze dei destinatari;
  • efficacia dell’azione: in questo caso ad essere valutata è l’idoneità delle azioni a raggiungere gli specifici obiettivi, oltre agli strumenti di monitoraggio predisposti;
  • economicità dell’azione: viene messo sotto i riflettori l’aspetto relativo al pieno finanziario ed all’articolazione dei costi;
  • sostenibilità dell’azione: in questo caso l’aspetto di interesse della commissione di valutazione è la probabilità che il progetto duri nel tempo, oltre la durata di 24 mesi.

Nello specifico ai progetti verranno assegnati un massimo di 100 punti, ripartiti secondo i criteri appena esposti come riportato nella tabella riassuntiva.

CRITERI PUNTEGGIO
innovatività dell’azione fino a 18 punti
concretezza dell’azione fino a 19 punti
efficacia dell’azione fino a 20 punti
economicità dell’azione fino a 22 punti
sostenibilità dell’azione fino a 21 punti

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