Pensione di invalidità civile: cos’è e come funziona?

Scritto da Guendalina Grossi il 24 agosto 2019

La pensione di invalidità civile è una prestazione che viene erogata ad alcune particolari categorie di lavoratori. Vediamo nel dettaglio chi può richiederla e a quanto ammontano gli importi.

Pensione di invalidità civile: cos'è e come funziona?

La pensione di invalidità civile è una prestazione che viene erogata dall’INPS a quei soggetti che sono affetti da patologie congenite o acquisite che riducono la loro capacità lavorativa.

L’assegno di invalidità spetta ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai commercianti, ai coltivatori diretti e agli iscritti ad alcuni fondi pensione sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

Ma vediamo nel dettaglio quali requisiti bisogna soddisfare per ottenere la prestazione e come fare per richiederla.

Pensione di invalidità civile: i soggetti che possono richiederla

La pensione di invalidità civile è una prestazione che viene erogata dall’INPS ai soggetti che sono affetti da patologie congenite o acquisite che non consentono loro di svolgere la normale attività lavorativa.

L’Istituto eroga un assegno mensile, di 13 mensilità, che per il 2019 è pari a 285,66 euro.

In particolare la pensione di invalidità civile viene riconosciuta solo a soggetti che rispecchiano determinati requisiti:

  • la pensione di invalidità può essere richiesta dai cittadini che hanno un reddito annuo non superiore a 4.906,98 euro;
  • la pensione di invalidità spetta ai soggetti con età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • la pensione di invalidità spetta a quei soggetti a cui la Commissione Sanitaria ASL invalidità tra il 74% e il 100%;
  • la pensione di invalidità spetta ai cittadini italiani o agli stranieri con permesso di soggiorno con periodo lungo.

Pensione di invalidità civile: come richiederla

Per richiedere la pensione di invalidità civile ci si deve recare presso un medico certificatore, che può essere anche il medico di base e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo (modello SS3).

Il certificato medico introduttivo deve contenere i dati anagrafici, il codice fiscale, la tessera sanitaria del cittadino che ne fa richiesta, la specifica patologia che rende il soggetto invalidante e la relativa diagnosi.

Il certificato, redatto in forma digitale, deve essere inviato dallo stesso medico, telematicamente all’INPS attraverso il attraverso il servizio “Invalidità civile – Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (InvCiv2010)”.

Una volta inviato in via telematica verrà rilasciata una ricevuta con il codice identificativo della pratica avviata. La ricevuta che ha una validità di 90 giorni dovrà poi essere conservata dal contribuente.

Una volta ottenuto il certificato si potrà presentare domanda all’INPS tramite un intermediario, come ad esempio un Patronato o un’associazione di categoria per disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS) utilizzando i loro servizi telematici oppure direttamente online attraverso la piattaforma INPS con il rilascio delle credenziali per l’accesso (codice fiscale e PIN oppure con le credenziali SPID) nella sezione “Invalidità civile” – “Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”.

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