Scadenza diritto camerale Firenze 2019: calcolo e istruzioni CCIA

Scritto da Elena Greco il 25 settembre 2019

Diritto camerale Firenze 2019: tutte i soggetti iscritti nel Registro delle Imprese e nel Repertorio Economico Amministrativo, entro la scadenza del 30 settembre 2019, sono tenute a versare il tributo. Le istruzioni CCIA sul calcolo dell’importo da versare tramite modello F24 o servizi PagoPA.

Scadenza diritto camerale Firenze 2019: calcolo e istruzioni CCIA

Diritto Camerale Firenze 2019: entro la scadenza del 30 settembre tutti i soggetti iscritti nel Registro delle Imprese e nel Repertorio Economico Amministrativo devono procedere al versamento tramite servizi online PagoPA o modello F24.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ogni anno definisce con un decreto ad hoc l’importo da pagare. Ma da territorio a territorio può esserci anche qualche differenza, il capoluogo toscano, ad esempio, così come Roma, Milano, Napoli, applica una maggiorazione sugli importi nazionali, per coofinanziare iniziative volte all’aumento della produzione e al miglioramento delle condizioni economiche delle imprese sul territorio.

Le imprese fiorentine, per il calcolo delle somme dovute, devono seguire le istruzioni fornite dalla CCIA del capoluogo toscano.

Scadenza diritto camerale Firenze 2019: versamento entro il 30 settembre

Come si legge su lsito della Camera di Commercio di Firenze, entro la scadenza del 30 settembre 2019 i soggetti iscritti devono versare il diritto camerale 2019 nelle modalità che seguono:

  • le società pagano in misura variabile proporzionalmente al fatturato dell’esercizio precedente;
  • gli altri soggetti versano il tributo in misura fissa.

I soggetti iscritti al Registro delle Imprese pagano per la sede legale e per ogni unità locale, in relazione alla Camera di Commercio di iscrizione. Mentre le sedi secondarie e le unità locali di imprese estere sono tenute a versare lo stesso importo.

I soggetti iscritti solo al REA, Repertorio Economico Amministrativo, pagano il diritto solo per la sede e non per eventuali unità locali.

E ancora, i soggetti che hanno trasferito la loro sede legale da una provincia all’altra devono effettuare il pagamento solo nei confronti della Camera di Commercio presso la quale risultavano iscritti il 1° gennaio.

Esonerate dal pagamento, invece, le start up innovative e gli incubatori certificati, per i primi cinque anni di iscrizione nella sezione speciale del registro. A patto che durante tutto il periodo previsto conservino i requisiti che garantiscono questa possibilità.

Diritto camerale Firenze 2019: il foglio di calcolo da utilizzare e le istruzioni CCIA

Le società che hanno bisogno di determinare l’importo del diritto camerale hanno a disposizione due diversi strumenti:

  • il portale dirittoannuale.camcom.it e utilizzare lo strumento di calcolo automatico;
  • il foglio di calcolo elaborato dalla camera di commercio di Firenze.

Come si legge sulle istruzioni presenti sul portale della CCIA toscana, il documento si compone di due fogli:

  • Diritto Variabile;
  • Diritto Fisso.

In rosso sono indicati i campi da riempire:

  • camera di riferimento;
  • presenza sede, per indicare se è presente o meno la sede legale sul territorio;
  • Numero UL presenti, per indicare il numero di unità locali (escluse quelle di nuova iscrizione nell’anno) presenti sulla Camera indicata.

Il risultato finale sull’importo da versare per il diritto camerale Firenze 2019 è pari alla quota nazionale più la quota di maggiorazione prevista.

Camera di Commercio di Firenze - Foglio di calcolo del diritto annuale 2019
Scarica il foglio di calcolo elaborato dalla Camera di Commercio di Firenze per determinare l’importo dovuto per il diritto camerale 2019.

Diritto camerale Firenze 2019: le istruzioni CCIA per il versamento

Una volta verificato a quanto ammonta la somma da versare, si è pronti per procedere al pagamento del diritto camerale di Firenze 2019. Si può scegliere tra due strumenti:

In questo ultimo caso, bisogna dedicare particolare attenzione alle seguenti sezioni:

  • “Contribuente”, in cui inserire:
    • il codice fiscale (non la partita Iva);
    • i dati anagrafici;
    • il domicilio fiscale dell’impresa.
  • “IMU e altri tributi locali”, in cui indicare:

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