Annullamento utilizzo crediti in 10 anni e in compensazione: dal 5 ottobre sulla "Piattaforma cessione crediti"

Scritto da Emy Damiani il 5 ottobre 2023

Al via da oggi, 5 ottobre, la nuova funzionalità sulla Piattaforma cessione crediti per l’annullamento dello spalmacrediti dei bonus edilizi in 10 anni e per il loro utilizzo in compensazione, valido anche per i crediti del bonus energia. I soggetti interessati sono i fornitori e i cessionari che possono scegliere l’opzione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate

Annullamento utilizzo crediti in 10 anni e in compensazione: dal 5 ottobre sulla "Piattaforma cessione crediti"

Da oggi, 5 ottobre 2023, è attiva, nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, la funzionalità per l’annullamento della scelta di fruizione dei crediti dei bonus edilizi in 10 anni e il loro utilizzo in compensazione con modello F24.

La richiesta di annullamento deve essere effettuata tramite la “Piattaforma cessione crediti”.

A fare la richiesta sono i fornitori e i cessionari, in merito ai crediti tracciabili dei bonus edilizi.

L’annullamento dell’utilizzo in compensazione è valido anche per i crediti derivanti dal bonus energia.

Tutte le istruzioni vengono fornite all’interno del provvedimento del 22 settembre scorso dell’AdE.

Chi può scegliere l’annullamento dei crediti in 10 anni e l’utilizzo in compensazione

Da oggi, 5 ottobre 2023, è possibile annullare l’opzione per l’utilizzo dei crediti in 10 anni e la relativa compensazione tramite modello F24.

Tale scelta può essere effettuata per i crediti d’imposta tracciabili, relativi ai bonus edilizi, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

La nuova funzionalità è attiva sulla “Piattaforma cessione crediti”.

Chi sono i soggetti che possono richiedere l’annullamento?

  • i fornitori;
  • i cessionari.

A fornire istruzioni a riguardo è il provvedimento n. 35873 del 22 settembre scorso dell’Agenzia delle Entrate. Come leggiamo nel testo:

“I cessionari dei crediti di imposta a cui è attribuito un codice identificativo univoco (c.d. crediti tracciabili), di cui ai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 35873 del 3 febbraio 2022 e prot. n. 253445 del 30 giugno 2022, che hanno optato per la fruizione in compensazione del credito ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, possono chiedere l’annullamento di tale opzione per l’intero importo di una o più rate.”

I crediti d’imposta a cui si fa riferimento per l’annullamento dell’utilizzo in compensazione sono:

Se la richiesta di annullamento viene accolta, l’ammontare dei crediti fruibili, per i quali era stata comunicata l’opzione per l’utilizzo tramite modello F24, viene ridotto, con la conseguente riattivazione della facoltà di cessione delle relative rate.

La richiesta verrà respinta limitatamente alle rate per le quali non risulti disponibile un credito fruibile sufficiente per lo stesso codice tributo e anno di riferimento.

In merito all’annullamento dello spalmacrediti del superbonus, invece, l’accoglimento della richiesta comporta il ripristino dell’ammontare della rata del credito originario, a cui verranno attribuiti il codice tributo, l’anno di riferimento e la scadenza che avevano prima della ripartizione.

Utilizzo crediti in compensazione: come fare l’annullamento dal 5 ottobre sulla piattaforma cessione crediti

L’annullamento dell’utilizzo dei crediti d’imposta in compensazione, possibile da oggi 5 ottobre 2023 sulla “Piattaforma cessione crediti”, si inserisce tra gli appuntamenti del mese in corso.

Il richiedente può avvalersi della nuova funzionalità web.

La richiesta dell’annullamento deve essere effettuata direttamente dal fornitore o dal cessionario titolare accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’AdE mette a disposizione un manuale utente per guidare nell’utilizzo della piattaforma.

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