Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: scadenza delle domande il 30 aprile 2022

Scritto da Vittorio Megna il 17 marzo 2022

Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: previsti dei contributi a fondo perduto per le imprese. L’iniziativa, promossa dal Ministero della transizione ecologica, è rivolta a esercizi commerciali di vicinato e di media e grande distribuzione. Il contributo massimo è di 5.000 euro. Le imprese interessate possono presentare la domanda dal 1 marzo 2022, per chiedere il rimborso delle spese sostenute nel 2021. La scadenza è fissata al 30 aprile 2022.

Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: scadenza delle domande il 30 aprile 2022

Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: dal 1 marzo è possibile chiedere il rimborso delle spese sostenute nel 2021.

Viene riproposto il contributo a fondo perduto per le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina. L’iniziativa, promossa dal Ministro della transizione ecologica di intesa con il Ministro dello sviluppo economico, prevede un rimborso pari alla spesa sostenuta fino a un importo massimo di 5.000 euro ad esercente.

La misura, che si riferisce agli anni 2020 e 2021, ha una dotazione finanziaria complessiva di 20.000.000 di euro.

La scadenza per richiedere il rimborso delle spese sostenute nel 2021 è fissata al 30 aprile 2022, mentre l’istanza per il rimborso delle spese sostenute nel 2020 è già scaduta il 24 gennaio 2022.

Vediamo cosa prevede l’agevolazione, chi può beneficiarne e quali sono i requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto.

Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: scadenza per le domande di rimborso delle spese sostenute nel 2021

Il Decreto del 22 settembre 2021 del Ministero della transizione ecologica prevede un contributo economico a fondo perduto a favore di imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina.

Nello specifico, i destinatari dell’iniziativa sono:

  • gli esercizi commerciali di vicinato: aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq. nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
  • le medie strutture di vendita: aventi superficie superiore ai limiti degli esercizi di vicinato e fino a 1.500 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 2.500 mq. nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
  • le grandi strutture di vendita: aventi superficie superiore ai limiti delle medie strutture di vendita.

Per sapere in quale tipologia di impresa appartiene l’attività si può fare riferimento all’articolo 4 del d.lgs. 114/1998.

La somma è destinata anche a coloro i quali intendono procedere all’apertura di nuovi negozi destinati esclusivamente alla vendita di prodotti sfusi.

Il contributo a fondo perduto, copre interamente la spesa sostenuta fino a un massimo di 5.000 euro per impresa.

È possibile chiedere il rimborso delle seguenti spese:

  • progettazione e realizzazione del punto vendita;
  • allestimento dello spazio dedicato alla vendita;
  • sponsorizzazione dell’iniziativa;
  • acquisto di attrezzature funzionali alla vendita dei prodotti;

Non sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto o igienizzazione dei contenitori e dei prodotti alimentari e detergenti venduti, come si evince dalle FAQ sui prodotti sfusi.

Inoltre, è necessario che l’attività di vendita abbia una durata almeno 3 anni dalla concessione del contributo, pena la revoca dello stesso.

Le spese sostenute devono essere appositamente documentate tramite un’attestazione rilasciata da un professionista iscritto all’albo dei revisori legali o dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

Il contributo economico è alternativo e non cumulabile con altre agevolazioni nazionali o europee concesse sulle stesse spese.

Ministero della transizione ecologica - Decreto 22 settembre 2021
Bando completo.

Incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina: come richiedere il contributo?

Per richiedere il contributo delle spese sostenute nel 2021, le imprese interessate devono presentare la domanda tramite la piattaforma informatica di Invitalia. Tale piattaforma è attiva dal 1 marzo 2022 e la scadenza delle domande è fissata al 30 aprile 2022.

La domanda dovrà essere firmata digitalmente dall’interessato e dovrà contenere:

  • i dati anagrafici, la tipologia di esercente e la dichiarazione di sussistenza dei requisiti;
  • l’ammontare del contributo economico richiesto;
  • la finalità della spesa sostenuta che deve rientrare tra quelle ammissibili;
  • una dichiarazione che attesti il rispetto della normativa vigente in materia di materiali a contatto con alimenti, per quanto riguarda i contenitori utilizzati, se impiegati per prodotti alimentari.

Oltre alla domanda è necessario allegare:

  • il documento di identità e il codice fiscale del richiedente in corso di validità;
  • le ricevute o le fatture attestanti le spese per le quali si richiede il contributo;
  • l’attestazione di effettività ed attinenza delle spese sostenute.

Il Ministero della transizione ecologica, entro 90 giorni dalla data di scadenza delle domande, comunica al richiedente la concessione o la negazione dell’agevolazione.

In caso di riconoscimento del sostegno, verrà comunicato l’importo che sarà erogato come contributo a fondo perduto.

Per ulteriori informazioni su modalità e istruzioni per la presentazione delle domande è possibile consultare il Manuale utente di Invitalia.

Ministero della transizione ecologica - Direzione generale economia circolare
Domanda di accesso al contributo.

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