Rimborso modello 730, entro quale scadenza si riceve?

Scritto da Davide Di Bello il 8 agosto 2019

Rimborso modello 730, entro quale scadenza si riceve? Accrediti a partire da luglio per i lavoratori, da agosto e settembre per i pensionati. Cosa fare se invece dal conguaglio fiscale emerge un debito. Tutte le indicazioni per il contribuente.

Rimborso modello 730, entro quale scadenza si riceve?

Rimborso modello 730, entro quale scadenza si riceve?: nella dichiarazione dei redditi che viene resa con il modello 730, spesso deduzioni e detrazioni IRPEF a cui il contribuente ha diritto danno origine a crediti che fanno abbassare l’imposta sui redditi addebitata dal sostituto d’imposta.

Quando arriva il pagamento del credito d’imposta? Le tempistiche da tenere a mente per l’erogazione dei rimborsi sono due: a partire da luglio per i lavoratori, da agosto e settembre per i pensionati.

Rimborso modello 730, entro quale scadenza si riceve?

Le scadenze per ricevere il rimborso del credito d’imposta sul modello 730 variano a seconda della tipologia di contribuente: a partire dal mese di luglio per i lavoratori, da agosto ma più verosimilmente da settembre per i pensionati.

A differenza delle fattispecie di errori nella dichiarazione, in questo caso i contribuenti non devono fare nulla di particolare per riceverlo: se dal 730 precompilato emerge un credito da rimborsare, a partire da luglio il datore di lavoro eroga la somma direttamente in busta paga, mentre l’ente pensionistico inserisce il rimborso nell’assegno a partire da agosto o settembre.

Ai contribuenti che non possono indicare un sostituto d’imposta, se questi hanno fornito il codice IBAN durante la compilazione del modello 730/2019 o tramite il modulo messo a disposizione per le richieste di accredito dei rimborsi, l’Agenzia delle Entrate provvede ad erogare il rimborso sul conto corrente bancario o postale.

Agenzia delle Entrate - Modulo per i rimborsi IRPEF
Modello per la richiesta di accredito su contro corrente bancario o postale dei rimborsi fiscali - persone fisiche

Se invece non si è optato per l’accredito diretto, si riceve una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate che invita a presentarsi presso un ufficio postale per riscuotere il rimborso d’imposta in contanti, se l’importo non supera i 1.000 euro. Altrimenti la somma viene percepita tramite vaglia inviato dalla Banca d’Italia.

Dopo i controlli preventivi effettuati, che l’Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare sulle dichiarazioni che presentano elementi di incoerenza e sui rimborsi di importo superiore ai 4 mila euro, a partite da luglio, agosto e settembre i contribuenti che ne hanno diritto vedranno accreditate le somme spettanti.

Le Entrate devono adempiere entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, oppure dalla data di trasmissione, se successiva a questo termine.

Qualora il contribuente lo volesse, può trasformare il rimborso in credito d’imposta, da scalare poi da una delle altre imposte che si pagano mediante modello F24.

Coloro che presentano il modello Redditi, devono espressamente indicare nel quadro RX di voler ricevere da parte dell’Agenzia delle Entrate il rimborso del credito, che in alternativa può essere come detto utilizzato in compensazione oppure portato all’anno successivo.

Rimborso modello 730: non per tutti

Quindi, le scadenze dei rimborsi partono da luglio per i lavoratori, da agosto e settembre per i pensionati.

Va ricordato che dal conguaglio fiscale può emergere anche la fattispecie inversa, ossia una situazione di debito sugli importi da pagare. In questo caso il meccanismo sarà lo stesso ma in direzione opposta: il contribuente si vedrà trattenere i soldi in busta paga dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.

Nel caso dell’assenza di un sostituto d’imposta, il contribuente che ha inviato direttamente la dichiarazione può effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online (la procedura consente, infatti, di indicare l’IBAN del conto corrente su cui effettuare l’addebito), oppure stampare il modello F24 che l’Agenzia ha già precompilato con i dati necessari e pagare con le modalità ordinarie.

Coloro che si sono avvalsi dell’assistenza fiscale di un CAF o di professionista abilitato, possono trasmettere in via telematica il modello F24 all’Agenzia delle Entrate tramite lo stesso intermediario, oppure provvedere al versamento con il modello F24 che gli sarà consegnato.

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