Contratto di locazione breve: il 30 giugno la scadenza della comunicazione

Scritto da Emy Damiani il 23 giugno 2023

In scadenza il 30 giugno la comunicazione annuale all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contratti di locazione breve. I soggetti, residenti e non nel territorio dello Stato, che esercitano attività di intermediazione immobiliare o gestiscono portali telematici, devono trasmettere i dati dell’anno 2022 tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate

Contratto di locazione breve: il 30 giugno la scadenza della comunicazione

È in scadenza il 30 giugno la possibilità di presentare la comunicazione annuale all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contratti di locazione breve dell’anno 2022.

La comunicazione deve essere effettuata dai soggetti, residenti e non nel territorio dello Stato italiano, che esercitano attività di intermediazione immobiliare, oltre ai gestori di portali telematici, tramite i servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Per la trasmissione dei dati è possibile avvalersi anche di intermediari abilitati.

Il provvedimento del 17 marzo 2022 stabilisce l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate di diverse informazioni, tra i quali l’anno di locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato.

Contratto di locazione breve in scadenza il 30 giugno: le novità sulla comunicazione

La scadenza per la comunicazione dei contratti di locazione breve è fissata in calendario al 30 giugno.

Devono provvedere all’adempimento i soggetti che affittano un immobile tramite un contratto di locazione che abbia i seguenti requisiti:

  • sia relativo a un immobile a uso abitativo;
  • abbia durata non superiore a 30 giorni.

Sono inclusi anche i contratti che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali.

Sono equiparati ai contratti di locazione breve anche i contratti di sublocazione e i contratti di concessione in godimento a terzi a titolo oneroso da parte del comodatario.

Come previsto dal decreto legge n. 50 del 2017, il contratto deve essere stipulato:

“da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.”

Le regole per la trasmissione dei dati del 2022 sono le stesse del provvedimento del 12 luglio 2017.

Un nuovo provvedimento, del 17 marzo 2022, però, introduce una novità: dal 2023 c’è l’obbligo di inserire nella comunicazione sia l’anno di locazione sia i dati catastali dell’appartamento affittato.

Riassumendo, tutti i dati che devono essere inseriti nella comunicazione sono i seguenti:

  • nome del locatore;
  • cognome del locatore;
  • codice fiscale del locatore;
  • durata del contratto;
  • indirizzo dell’immobile locato;
  • importo del corrispettivo lordo;
  • anno di riferimento;
  • dati catastali dell’immobile locato.

Contratti di locazione breve: come trasmettere la comunicazione entro la scadenza del 30 giugno

Tra i diversi appuntamenti fiscali della fine del mese c’è la comunicazione dei contratti di locazione breve.

Ultimi giorni utili per provvedere all’adempimento per chi esercita attività di intermediazione immobiliare, oltre ai gestori di portali telematici, e trasmettere i dati relativi all’anno 2022.

Per i soggetti residenti nel territorio dello Stato le modalità di invio sono due:

  • direttamente, mediante il canale Entratel o Fisconline;
  • tramite gli intermediari abilitati.

Per la compilazione del file devono essere utilizzati i software messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Per i soggetti non residenti, invece, la trasmissione della comunicazione deve avvenire:

  • utilizzando il canale Entratel oppure Fisconline, per il tramite della stabile organizzazione, se i soggetti sono in possesso di una stabile organizzazione in Italia;
  • tramite un rappresentante fiscale, se i soggetti non sono in possesso di una stabile organizzazione.

La seconda ipotesi è prevista quando i soggetti siano sprovvisti di codice fiscale: in questo caso sarà il rappresentante fiscale a richiederne l’attribuzione.

È prevista una sanzione da 250 euro a 2.000 euro per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati. La sanzione è ridotta a metà se la trasmissione avviene entro i 15 giorni successivi alla scadenza del 30 giugno.

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