Ripresa versamenti sospesi IVA, ritenute Irpef e contributi INPS: scadenza fissata al 16 settembre

Scritto da Guendalina Grossi il 15 settembre 2020

Ripresa scadenze fiscali e versamenti sospesi a marzo, aprile e maggio: il termine ultimo è fissato al 16 settembre 2020. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Ripresa versamenti sospesi IVA, ritenute Irpef e contributi INPS: scadenza fissata al 16 settembre

Ripresa della scadenze fiscali sospese per marzo, aprile e maggio: entro il 16 settembre i contribuenti dovranno provvedere al pagamento di IVA, delle ritenute Irpef e dei contributi INPS sospesi.

Il Decreto Agosto ha stabilito che sarà possibile rateizzare fino al 2022 il totale di imposte e contributi sospesi. La prima rata dovrà essere pagata entro il 16 settembre 2020, la parte restante dell’ammontare invece potrà essere pagato a metà entro la fine dell’anno e per un’ulteriore metà tra il 2021 ed il 2022.

Ma vediamo nel dettaglio cosa dovranno versare i contribuenti entro il 16 settembre e cosa ha previsto il Decreto Agosto.

Ripresa della scadenze fiscali sospese per marzo, aprile e maggio: scadenza fissata al 16 settembre

Entro il 16 settembre i contribuenti dovranno provvedere al versamento della prima rata o del totale dei versamenti sospesi per marzo, aprile e maggio.

Si tratta in particolare di IVA, ritenute Irpef e contributi INPS, e a provvedere al versamento dovranno essere i titolari di partite IVA e i sostituti d’imposta.

In particolare i contribuenti dovranno provvedere al versamento:

  • delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati;
  • delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale;
  • IVA;
  • dei contributi previdenziali e assistenziali;
  • dei premi per l’assicurazione obbligatoria.

La sospensione per le aziende colpite dal Covid 2019 era stata stabilita prima dal Decreto Cura Italia e poi dal Decreto Liquidità.

Si ricorda che la sospensione riguardava solamente quelle aziende che rispettavano i seguenti requisiti:

  • calo di fatturato di almeno il 33% per i soggetti con ricavi/compensi sotto i 50 milioni;
  • di almeno il 50% sopra tale soglia;
  • soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019.

Ripresa versamenti sospesi durante il lockdown: rateizzazione più lunga grazie al Decreto Agosto

Inizialmente era stato stabilito che i contribuenti avrebbero potuto pagare IVA, ritenute Irpef e contributi INPS sospesi o in un’unica soluzione o in 4 rate mensili di pari importo, con prima scadenza da rispettare fissata al 16 settembre 2020.

Poi il Governo, per andare incontro alle esigenze di professionisti ed imprese, con il Decreto Agosto ha deciso di prolungare la durata della rateizzazione, stabilendo che le tasse sospese nei mesi del lockdown non andranno più saldate entro la fine del 2020 ma in due anni.

I contribuenti, quindi, entro il 16 settembre dovranno provvedere al versamento della prima rata e quindi del 50% dell’importo dovuto.

Il versamento del restante 50% di imposte sospese potrà, invece, essere pagato a partire dal 16 gennaio 2021, ed in un massimo di 24 rate mensili di pari importo.

Ciò vuol dire che si potrà dilazionare il pagamento della somma dovuta fino al 2022.

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