TASI 2018: istruzioni, calcolo e scadenza

Scritto da Guendalina Grossi il 6 giugno 2018

TASI 2018: ecco tutte le istruzioni per capire quanto bisogna versare, i soggetti che sono tenuti a pagare l’imposta, quali sono le aliquote da applicare e quali sono le scadenze per effettuare il pagamento.

TASI 2018: istruzioni, calcolo e scadenza

TASI 2018: ecco una guida completa per capire chi deve versare la Tassa sui Servizi Indivisibili, come effettuare il calcolo, quali sono le aliquote da applicare e quali sono le scadenze per effettuare il pagamento.

Come noto, tra qualche giorno è prevista la scadenza per versare l’acconto TASI 2018, che ricordiamo coincide con quella per il pagamento dell’acconto IMU 2018: infatti entro il 18 giugno si dovrà provvedere al versamento dell’imposta.

Per effettuare il calcolo della TASI 2018 bisognerà applicare le aliquote deliberate dal proprio Comune di residenza.

Una volta versato l’acconto, entro il 17 dicembre 2018, si dovrà provvedere poi al pagamento del saldo della Tassa sui Servizi Indivisibili.

A differenza dell’IMU, la TASI dovrà essere versata da tutti coloro che detengono o possiedono una casa e quindi in caso di affitto l’importo dovrà essere suddiviso tra inquilino e proprietario.

Vediamo, dunque, nel dettaglio quali sono i soggetti che sono obbligati a versare la Tassa sui Servizi Indivisibili quali sono invece i soggetti esentati e come procedere al calcolo della TASI 2018.

Calcolo TASI 2018: ecco le istruzioni da seguire per versare l’importo

Per effettuare il calcolo della TASI 2018 è necessario prendere in considerazione le aliquote deliberate dal proprio Comune di residenza. Tali aliquote variano da città a città.

Ciascun Comune infatti può stabilire con delibera l’aliquota da applicare, rispettando però le regole imposte dalla legge che stabilisce un’aliquota base TASI pari all’1 per mille. Ogni Comunque ha poi la facoltà di poterla variare fino ad azzerarla o ad innalzarla.

Nel secondo caso però la somma delle aliquote TASI per ogni tipologia di immobile non può superare il 10,6 per mille a cui i Comuni possono sommare al calcolo una maggiorazione dello 0,8.

Per conoscere le aliquote deliberate da ciascun Comune si può fare riferimento alla piattaforma online messa a disposizione dal MEF.

Oltre alle aliquote però, per effettuare il calcolo della TASI 2018, si deve conoscere anche la categoria catastale dell’immobile per il quale deve essere versata l’imposta. Infatti, l’aliquota deliberata dal Comune va applicata sulla rendita catastale (presente nella visura catastale o nel rogito) precedentemente rivalutata del 5% (ovvero moltiplicata per 1,05) e poi moltiplicata per il coefficiente relativo alla specifica categoria catastale.

Pertanto, per effettuare il calcolo della TASI 2018 bisognerà applicare la seguente formula:

  • rendita catastale x 1,05 (rivalutazione del 5%) x coefficiente catastale x aliquota /1.000.

I valori da calcolare per ogni categoria catastale, invece, sono i seguenti:

Da A/1 a A/11 con esclusione di A/10 160
A10 80
Da B1 a B8 140
C/1 55
C/2, C/6 e C/7 160
C/3, C/4 e C/5 140
Da D/1 a D/10 con esclusione di D/5 65
D/5 80

TASI 2018: le scadenze previste

Le scadenze per il versamento della TASI 2018 sono due: la prima quella relativa all’acconto TASI 2018 prevista per il 18 giugno 2018 e quella relativa al saldo fissata al 17 dicembre 2018.

Come per l’acconto, per procedere al versamento della TASI, bisognerà fare riferimento alle aliquote deliberate dal proprio Comune di residenza.

La delibera dovrà essere approvata dal Comune entro il 31 marzo e la pubblicazione sul sito del Dipartimento delle Finanze dovrà avvenire entro il 28 ottobre 2018.

In caso contrario sia acconto che saldo TASI 2018 dovranno essere calcolati con le aliquote dell’anno precedente.

TASI 2018: soggetti obbligati ed esenzioni

La Tassa sui Servizi Indivisibili deve essere versata da tutti coloro che possiedono e detengono un’abitazione, in caso di affitto quindi l’importo dovrà essere suddiviso tra inquilino e proprietario.

Inoltre la TASI 2018 dovrà essere versata da i proprietari di abitazioni principali di categoria catastale A1, A8, A9 e delle relative pertinenze.

Ci sono però dei casi in cui sono previste dell’esenzioni dall’obbligo di pagamento e la più importante è sicuramente quella prevista per l’abitazione principale: non si paga la TASI sulla prima casa.

Per ciò che concerne gli affitti, potranno essere esentati dal pagamento dal calcolo della TASI solo quegli inquilini (ma non i proprietari) che hanno come residenza anagrafica e dimora abituale l’immobile in questione.

Sono inoltre esentati dal pagamento della TASI 2018 gli immobili che:

  • sono di proprietà indivisa di cooperative edilizie e che sono abitazione principale dei soci;
  • sono stati individuati come alloggi sociali;
  • figurano come dimora coniugale assegnata dalla sentenza del giudice in caso di divorzio o separazione;
  • sono proprietà delle forze armate e che non siano locati;
  • sono di proprietà di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero, non essendo locati (assimilazione ad abitazione principale è una facoltà e non un obbligo dei singoli Comuni)

Infine i proprietari dei terreni agricoli non saranno tenuti a versare la TASI 2018.

TASI 2018: i casi di riduzione dell’imposta

Per gli immobili in comodato d’uso a titolo gratuito ad un parente di primo grado in linea retta è prevista un’agevolazione con una riduzione del 50% della base imponibile della Tassa sui Servizi Indivisibili.

Inoltre per i contratti di locazione è previsto uno sgravio al 75% nei seguenti casi:

  • locazione a studenti universitari all’interno di una durata da 6 mesi a 3 anni;
  • contratti agevolati con durata di 3 anni più 2 di rinnovo;
  • contratti transitori da 1 a 18 mesi ma solo se vengono stipulati in comuni dove il tassa è fissata dagli Accordi territoriali, ovvero nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Genova, Firenze, Torino, Catania, Bari, Palermo, e nei comuni che vi confinano; alcuni capoluoghi di provincia.

Per ciò che concerne i fabbricati destinati alla vendita da un’impresa costruttrice, questi godranno di un’aliquota all’1 per mille nel caso non siano ancora locati. È però lasciata la possibilità ad ogni comune azzerare l’aliquota o di elevarla fino al 2,5 per mille.

TASI 2018: come si effettua il versamento dell’imposta?

I proprietari degli immobili che sono tenuti a versare la TASI 2018, per farlo potranno utilizzare o il modello F24 o potranno pagare tramite bollettino postale.

Nel caso in cui si decida di versare la TASI 2018 tramite il modello F24 bisognerà utilizzare uno dei seguenti codici tributo che variano a seconda del tipo di abitazione:

  • 3958: per l’abitazione principale;
  • 3959: per fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • 3960: per aree fabbricabili;
  • 3961: per altri fabbricati quali seconde case, negozi e uffici.