Nuovo Codice deontologico dei commercialisti: consultazione in scadenza il 10 marzo 2024

Scritto da Daniela Marmugi il 6 marzo 2024

C’è tempo fino al 10 marzo 2024 per consultare la bozza del nuovo Codice deontologico dei commercialisti e inviare le proprie osservazioni. Il testo, ricco di novità, è disponibile fino alla scadenza sul sito ufficiale dei commercialisti

 Nuovo Codice deontologico dei commercialisti: consultazione in scadenza il 10 marzo 2024

Il 10 marzo 2024 segna la scadenza ultima per consultare la bozza del nuovo Codice deontologico dei commercialisti, che verrà approvato definitivamente entro la fine del mese.

Molte le novità, prima tra tutte il recepimento della legge sull’equo compenso.

Gli iscritti all’Ordine possono inviare eventuali osservazioni all’indirizzo mail predisposto.

Nuovo codice deontologico dei commercialisti: come consultare il testo entro la scadenza del 10 marzo 2024

Fino alla scadenza del 10 marzo 2024 sarà possibile consultare la bozza del nuovo Codice deontologico dei commercialisti, approvata durante la seduta del 22 febbraio scorso.

Il testo completo della proposta è stato posto in pubblica consultazione sul sito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, con l’obiettivo di acquisire eventuali osservazioni prima di procedere all’approvazione definitiva.

Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili - Codice deontologico della professione - Testo approvato nella seduta del 22 febbraio 2024
Bozza del nuovo Codice dei commercialisti in consultazione pubblica fino al 10 marzo 2024.

I professionisti iscritti all’Ordine dei commercialisti che intendono partecipare alla consultazione possono inviare le proprie osservazioni all’indirizzo mail consultazionecodicedeontologico2024@commercialisti.it.

Nuovo codice deontologico dei commercialisti: le novità del testo posto in pubblica consultazione fino alla scadenza del 10 marzo 2024

Il testo della proposta recepisce i contenuti della legge sull’equo compenso per le prestazioni dei lavoratori autonomi.

In particolare, l’art. 25 stabilisce quanto segue:

  • i compensi del commercialista devono essere giusti, equi e proporzionati all’attività richiesta;
  • il soggetto deve informare il cliente che è nulla la pattuizione di compensi che non siano in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale.

Per valutare se il compenso sia effettivamente giusto, equo e proporzionato, è necessario tener conto di vari elementi:

  • valore e natura della pratica;
  • importanza, difficoltà e complessità della pratica;
  • condizioni d’urgenza per l’espletamento dell’incarico;
  • risultati e vantaggi, anche non economici, ottenuti dal cliente;
  • impegno profuso anche in termini di tempo impiegato;
  • pregio dell’opera prestata;
  • parametri previsti dal decreto ministeriale di riferimento.

Altre novità riguardano gli obblighi relativi ai rapporti con i mezzi di informazione e di comunicazione, dalla stampa ai social network. Un commercialista non deve:

  • fornire notizie coperte dal segreto professionale;
  • servirsi del nome dei propri clienti a scopo di raccomandazione;
  • enfatizzare le proprie capacità professionali, denigrando e screditando i propri colleghi;
  • comunicare informazioni equivoche, ingannevoli o suggestive.

Il nuovo Codice prevede anche oneri più specifici, come l’obbligo di comunicare al cliente di eventuali collaboratori o quello di rendere noti gli estremi della propria polizza assicurativa per la responsabilità professionale in caso di richiesta dell’assistito, ma anche il divieto di affidare il lavoro a terzi senza un accordo preventivo o quello di proporre prestazioni gratuite o a prezzi simbolici.

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