Un Halloween povero di novità per il fisco

Scritto da Salvatore Cuomo il 1 novembre 2023

Si è concluso un Ottobre ricco di adempimenti fiscali e contributivi corroborati da altre scadenze “una tantum” quali Rottamazione quater e definizione delle Irregolarità formali ed intanto le manovre fiscali e di bilancio 2024 sono approdate in Senato per il loro iter di approvazione

Un Halloween povero di novità per il fisco

Com’è passato l’Halloween del fisco italiano?

Un mese caratterizzato dalle solite cento e più scadenze fiscali e, un po’ meno atteso, dalle novità eclatanti circa fisco e previdenza contenute nei decreti fiscali e nella Proposta di Legge di Bilancio 2024.

Ecco alcuni dei principali adempimenti in scadenza ieri:

  • Certificazioni Uniche percipienti professionali
  • Modello 770
  • Versamento prima od unica rata della Rottamazione Quater
  • Definizione delle Irregolarità Formali
  • Comunicazione Inarcassa

Certo, per la Rottamazione quater vi sono i giorni di 5 tolleranza - che diventano 6 essendo il 5 Novembre un giorno festivo - ma resta il fatto che considerando le altre scadenze ordinarie ricadenti nel mese appena terminato, come anche nei precedenti e nei prossimi, nulla sembra cambiare.

E questo fintanto non interverranno le attese semplificazioni normative e degli adempimenti che speriamo verranno formalizzate quanto prima dai Decreti Delegati che dovranno mettere in pratica la Riforma Fiscale.

Nel frattempo come dicevo prima sono approdate in Parlamento per il loro iter parlamentare di approvazione la Proposta di Legge di Bilancio 2024 e il Decreto Legge 145.

Novità ISCRO e rateiazzazione IRPEF

Di fatto una serie di aggiustamenti e nessuna novità particolarmente significativa, a parte la rateazione del secondo acconto Irpef (anche se come oggi regolamentata per ragioni di cassa, non avrà il ritorno atteso in termini di applicazione pensando in particolare a coloro che non potranno rateizzare i contributi previdenziali).

Resta comunque un primo passo verso la mensilizzazione dei versamenti delle imposte dirette per una platea di contribuenti che potrà essere incrementata nei prossimi anni, come sta avvenendo ad esempio grazie alle novità contemplate nella PdL della Legge di Bilancio per l’ISCRO, uno strumento di tutela del reddito per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, che dopo i primi tre anni di sperimentazione vede la conferma della sua applicazione con alcune modifiche che ne faciliteranno l’accesso.

Vi sono anche altri provvedimenti ma veramente poco da evidenziare che impatterà significativamente sulla attività degli studi:

  • la “sanatoria” del magazzino, di cui non sappiamo quanti colleghi ne sentivano effettivamente il bisogno;
  • l’ennesima rivalutazione delle partecipazioni, in attesa della definitiva codifica dello strumento;
  • la cedolare secca al 26% sugli affitti turistici, ma non come annunciato in estate l’estensione ai contratti commerciali;
  • nuovi scaglioni Irpef 2024, controbilanciati da un taglio delle detrazioni per i percettori di redditi più alti;
  • esclusione dall’Isee dei titoli di stato, quando a mio parere sarebbe stato più equo stabilirla per l’abitazione principale;
  • tassazione plusvalenze per la vendita di immobili oggetto di lavori oggetto di Superbonus.

Ci sarà anche qualche altra benvenuta novità di ordine pratico e poco altro data la ridotta possibilità di spesa rimaneggiata dalle vicende internazionali che si ripercuotono su costi dell’energia e tassi di interesse.

Questo è in attesa di tempi migliori...

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