È in scadenza il 30 giugno il versamento del saldo l’acconto dell’imposta sui redditi, derivanti dalla dichiarazione 2023.
I contribuenti sono tenuti al versamento dell’IRPEF entro la fine del mese corrente, oppure entro i successivi 30 giorni (ovvero entro la scadenza del 31 luglio, che slitta dal 30 luglio che cade di domenica) con una maggiorazione dello 0,40 per cento.
La scadenza della seconda ed eventuale unica rata è fissata per il 30 novembre.
I titolari di partita IVA e non possono effettuare il pagamento tramite modello F24 optando per un’unica soluzione oppure per la rateizzazione.
Per i soggetti ISA e per i contribuenti che applicano il regime forfettario, invece, è arrivata la proroga dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato stampa che anticipa la nuova scadenza al 20 luglio, senza maggiorazione.
Imposte sui redditi da versare entro il 30 giugno, con proroga al 20 luglio per soggetti ISA e forfettari: il calendario delle scadenze
In scadenza il 30 giugno il pagamento ordinario dell’IRPEF.
I soggetti ISA, però, come anticipato dal comunicato del MEF del 14 giugno possono beneficiare della proroga della scadenza al 20 luglio.
Gli ISA e i soggetti che applicano il regime forfettario hanno le seguenti scadenze per il versamento dell’IRPEF:
- 20 luglio 2023, senza alcuna maggiorazione;
- 31 luglio 2023, applicando una maggiorazione dello 0,40 per cento.
I contribuenti possono optare anche per la rateizzazione, raggiungendo un massimo di 6 rate, da completare comunque entro il 30 novembre.
In linea generale, l’acconto del 2023, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, è dovuto solamente se l’imposta dichiarata nell’anno in corso, e quindi riferita all’anno precedente, è superiore a 51,65 euro, sottratte tutte le detrazioni, i crediti d’imposta, le ritenute e le eccedenze.
Le imposte sui redditi vengono perciò versate in una rata o due, in base al valore dell’importo:
- unico versamento se l’acconto è inferiore a 257,52 euro, entro la scadenza del 30 novembre;
- due rate se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro. La prima è pari al 40 per cento e va versata entro la scadenza del 30 giugno (insieme al saldo), mentre la seconda, ovvero il restante 60 per cento, entro la scadenza del 30 novembre.
Nelle tabella seguente ricapitoliamo il calendario delle scadenze per i non titolari di partita IVA che scelgono le rate:
Rata | Versamento | Interessi in percentuale | Versamento (maggiorato dello 0,40 per cento) | Interessi in percentuale |
---|---|---|---|---|
1° | 30 giugno | 0,00 | 31 luglio | 0,00 |
2° | 31 luglio | 0,33 | 31 luglio | 0,00 |
3° | 31 agosto | 0,66 | 31 agosto | 0,33 |
4° | 2 ottobre | 0,99 | 2 ottobre | 0,66 |
5° | 31 ottobre | 1,32 | 31 ottobre | 0,99 |
6° | 30 novembre | 1,65 | 30 novembre | 1,32 |
Di seguito, invece, ricapitoliamo la scadenza per i titolari di partita IVA, compresi i soggetti ISA e i forfettari che scelgono l’opzione rateale (tenendo conto della proroga in arrivo):
Rata | Versamento | Versamento per ISA e forfettari | Interessi in percentuale | Versamento (maggiorato dello 0,40 per cento) | Interessi in percentuale |
---|---|---|---|---|---|
1° | 30 giugno | 20 luglio | 0,00 | 31 luglio | 0,00 |
2° | 17 luglio | 17 luglio (si attendono conferme sulla possibilità di effettuare anche il versamento della seconda rata entro il 20 luglio) | 0,18 | 21 agosto | 0,18 |
3° | 21 agosto | 21 agosto | 0,51 | 18 settembre | 0,51 |
4° | 18 settembre | 18 settembre | 0,84 | 16 ottobre | 0,84 |
5° | 16 ottobre | 16 ottobre | 1,17 | 16 novembre | 1,17 |
6° | 16 novembre | 16 novembre | 1,50 |