Web tax, oggi, lunedì 17 maggio 2021 debutta nel calendario delle scadenze fiscali del mese l’imposta sui servizi digitali.
Dovranno segnare la data in agenda i soggetti che realizzano un ammontare complessivo di ricavi non inferiori a 750 milioni di euro e un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiori a 5 milioni e 500 mila euro.
I contribuenti dovranno provvedere al versamento, entro il termine indicato, utilizzando gli appositi codici tributo da inserire nel modello F24.
Web tax: la scadenza del 17 maggio 2021
Oggi, lunedì 17 maggio 2021, entra per la prima volta nel calendario delle scadenze fiscali del mese di maggio 2021 la web tax.
A fornire indicazioni sull’imposta sui servizi digitali è la circolare numero 3/E del 23 marzo 2021 dell’Agenzia delle Entrate.
Devono provvedere al pagamento dell’imposta le imprese che, singolarmente o a livello di gruppo, nell’anno solare precedente hanno raggiunto determinate soglie di ricavi.
I limiti oltre i quali si deve versare l’imposta sono i seguenti:
- aver realizzato un ammontare complessivo di ricavi, ovunque realizzati, non inferiori a 750 milioni di euro;
- aver realizzato un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiori a 5 milioni e 500 mila euro.
L’appuntamento con il fisco si inserisce in una data che accomuna diversi termini fiscali.
Il 17 maggio 2021 è anche l’appuntamento con gli adempimenti periodici dei sostituti d’imposta.
L’appuntamento fisso mensile, a maggio posticipato di un giorno dal momento che il 16 maggio cade di domenica, consiste nel versamento dei contributi IRPEF, INPS e IVA.
Web tax, scadenza del 17 maggio 2021: calcolo e come pagare
Il calcolo della web tax dipende dall’ammontare dei ricavi imponibili e dalla misura dell’imposta.
L’aliquota da prendere in considerazione è quella del 3 per cento.
Per ricavi imponibili si intendono quelli al lordo dei costi sostenuti per la fornitura dei servizi digitali e al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di altre imposte indirette.
Per provvedere al versamento, i soggetti possono utilizzare il modello F24 con modalità telematiche, direttamente oppure tramite intermediario.
Nel caso in cui non vengano utilizzati crediti in compensazione o non si debba compilare il modello F24 a saldo zero, tale modello può essere presentato anche mediante i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e altri prestatori di servizi di pagamento convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.
Di seguito la tabella riassuntiva con i codici tributo da inserire.
Codice tributo | Descrizione |
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2700 | imposta sui servizi digitali |
2701 | imposta sui servizi digitali - interessi |
2702 | imposta sui servizi digitali - sanzioni |