Concordato preventivo biennale: scadenza il 30 settembre per l’adesione

Scritto da Alessandra Caparello il 25 settembre 2025

In scadenza la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale 2025/2026: c’è tempo fino al 30 settembre per accettare il patto proposto dal Fisco. Le regole basilari da conoscere

Concordato preventivo biennale: scadenza il 30 settembre per l'adesione

È fissata al 30 settembre 2025 la scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale, lo strumento introdotto per garantire maggiore trasparenza ai contribuenti con partita IVA e allo stesso tempo semplificare il lavoro dell’Amministrazione Finanziaria.

Chi aderisce al CPB può stabilire in anticipo il reddito imponibile e le imposte da versare per i due anni successivi. L’adesione consente di accedere ad una serie di agevolazioni fiscali, dai benefici premiali ISA al ravvedimento speciale sulle annualità dal 2019 al 2023.

Concordato preventivo biennale 2025/2026: i vantaggi dell’adesione entro la scadenza del 30 settembre

Tra le scadenze fiscali di settembre, quella del concordato preventivo biennale è una delle più importanti.

Introdotto con il decreto legislativo n. 13 del 2024 e aggiornato successivamente dal d.lgs. n. 81 del 2025, l’obiettivo del CPB è duplice: da un lato incentivare l’adempimento spontaneo dei contribuenti, dall’altro rendere più efficiente l’azione del Fisco, riducendo il peso di controlli e contenziosi.

In sostanza il CPB funziona in questo modo: l’Agenzia delle Entrate elabora una proposta basandosi sui dati a disposizione (come le dichiarazioni fiscali, le banche dati e gli Indici sintetici di affidabilità – ISA).

Su quella base, il contribuente può scegliere di aderire, accettando un reddito imponibile predefinito su cui pagherà le imposte per gli anni 2025 e 2026.

Il vantaggio principale? La certezza di sapere in anticipo quanto si pagherà, ma anche l’accesso ai benefici premiali ISA in materia di compensazioni, rimborsi e controlli, così come l’applicazione del ravvedimento speciale per sanare le irregolarità commesse dal 2019 al 2023.

Si ricorda inoltre che sul reddito incrementale, rispetto a quello del periodo d’imposta precedente, sarà possibile applicare una tassazione ridotta.

La flat tax del concordato è graduata in base al punteggio ISA, ed è pari al:

  • 10 per cento nel caso di punteggio tra 8 e 10;
  • 12 per cento nel caso di punteggio tra 6 e 8;
  • 15 per cento nel caso di punteggio inferiore a 6.

In caso di superamento della soglia di 85.000 euro di reddito incrementale, si applicherà l’aliquota IRPEF del 43 per cento, e l’aliquota ordinaria IRES pari al 24 per cento.

Come aderire al CPB entro la scadenza del 30 settembre

L’adesione al concordato preventivo biennale 2025-26 deve avvenire entro il 30 settembre 2025. La scadenza coincide con l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, nel caso di soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare.

Le modalità di adesione sono due:

  • in sede di dichiarazione dei redditi 2025: accettando direttamente la proposta di Concordato;
  • attraverso l’invio del modello CPB, presentando solo il frontespizio della dichiarazione dei redditi 2025, tramite i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Chi può aderire al concordato preventivo biennale 2025/2026

Il CPB non è aperto a tutti indistintamente, ma riguarda in particolare i titolari di partita IVA che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA), ossia i contribuenti che operano in settori economici valutati attraverso questo strumento.

Sono invece esclusi i contribuenti che hanno già aderito al primo biennio 2024-2025, i titolari di partita IVA in regime forfettario, così come le attività che superano la soglia massima di ricavi o compensi prevista dalla normativa.

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