Fermo pesca 2021: scadenza per le domande di indennità il 18 marzo 2022

Scritto da Francesco Rodorigo il 16 marzo 2022

Le imprese adibite alla pesca marittima, che hanno effettuato sospensioni dal lavoro nel 2021, possono richiedere l’erogazione delle indennità spettanti presentando la domanda entro la scadenza del 18 marzo 2022 tramite il sistema CIGSonline.

Fermo pesca 2021: scadenza per le domande di indennità il 18 marzo 2022

La scadenza per la presentazione delle domande, da parte delle imprese adibite alla pesca marittima, relative all’erogazione delle indennità spettanti per il fermo pesca 2021 è stata prorogata dal 15 marzo al 18 marzo 2022.

La proroga è necessaria per consentire le operazioni di manutenzione del portale Servizi Lavoro al quale fa riferimento il sistema CIGSonline.

Fermo pesca 2021: la scadenza al 18 marzo 2022, chi può fare domanda

Le imprese interessate a ricevere le indennità per il fermo pesca 2021 dovranno presentare le istanze, una per ciascuna unità di pesca presente in azienda, entro la nuova scadenza del 18 marzo 2022.

Il decreto interministeriale numero 1 del 13 gennaio 2022, pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito le indicazioni per l’erogazione delle indennità dovute al fermo pesca 2021.

Questa indennità riguarda i dipendenti di imprese adibite alla pesca marittima. In particolare coloro che hanno sospeso la prestazione lavorativa a causa di misure di interruzione dell’attività di pesca dovute ai diversi provvedimenti imposti dalle autorità marittime competenti.

Il decreto prevede un importo giornaliero onnicomprensivo di 30 euro.

Fermo pesca 2021: la scadenza al 18 marzo 2022, come presentare la domanda

I soggetti interessati dovranno presentare le domande esclusivamente tramite il sistema CIGSonline, disponibile sul sito del ministero del lavoro entro la scadenza del 18 marzo 2022.

Sarà necessario, inoltre, procedere al pagamento dell’imposta di bollo.

Da quest’anno non è più possibile pagare tramite titolo cartaceo.

L’unico strumento di pagamento valido sarà disponibile utilizzando, esclusivamente, il sistema PagoPA, attivabile attraverso l’apposita funzione integrata presente su CIGSonline.

La domanda deve contenere i seguenti dati per ciascuna unità di pesca presente in azienda:

  • ragione sociale e generalità del datore di lavoro, completo di codice IBAN;
  • elementi identificativi dell’unità di pesca;
  • ufficio marittimo in cui si è effettuato l’arresto temporaneo obbligatorio dell’attività;
  • le cause e il numero totale di giorni lavorativi dei singoli arresti temporanei;
  • elenco dei marittimi imbarcati alla data d’arresto;
  • dichiarazione dell’avvenuto fermo di pesca rilasciata dall’Autorità marittima competente.

Altri dettagli sono disponibili nelle istruzioni rilasciate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Argomenti correlati:

Stabile organizzazione