Dalla rata della rottamazione ter alla dichiarazione dei redditi: le scadenze del 2 dicembre

Scritto da Tommaso Gavi il 2 dicembre 2019

Dalla rata della rottamazione ter e saldo e stralcio alla dichiarazione dei redditi: queste ed altre scadenze tra gli appuntamenti con il fisco del 2 dicembre 2019. Da tenere a mente i versamenti degli acconti delle imposte, rimodulati per alcune categorie di contribuenti dal Decreto fiscale 2020. Ci sono anche le Lipe. Gli adempimenti di oggi.

Dalla rata della rottamazione ter alla dichiarazione dei redditi: le scadenze del 2 dicembre

Il versamento della Rata della rottamazione ter è sicuramente tra le scadenze che interessano più contribuenti in questo 2 dicembre 2019 affollato di appuntamenti con il fisco. Ma la lista di impegni è lunga.

Scade anche la rata del saldo e stralcio per la definizione agevolata delle cartelle: le due misure della pace fiscale coinvolgono circa 1,8 milioni di persone.

I contribuenti devono anche tenere a mente il versamento degli acconti di diverse imposte, tra le quali Irpef, Ires ed Irap. Il 2 dicembre per i soggetti ISA debuttano anche le quote rimodulate per effetto del Decreto fiscale 2020.

Ci sono poi molti altri appuntamenti:

  • presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • comunicazioni esterometro;
  • invio dei dati delle liquidazioni periodiche Iva relative al terzo trimestre del 2019.

I termini a cui prestare particolare attenzione.

Rata rottamazione ter e saldo e stralcio, versamento della rata entro la scadenza del 2 dicembre

Seconda rata della rottamazione ter e prima rata del saldo e stralcio, la scadenza del 2 dicembre 2019 interessa circa 1,8 milioni di contribuenti.

Mentre prende forma l’ipotesi di una rottamazione quater, i contribuenti che hanno visto accolte le richieste devono provvedere al versamento delle rate per evitare di perdere la definizione agevolata delle cartelle.

Oggi, 2 dicembre 2019, è il termine fissato, tuttavia dai provvedimenti è prevista la tolleranza per il pagamento in ritardo nel limite massimo di 5 giorni.

Ci sarebbe tempo per pagare, dunque, fino al 7 dicembre tuttavia, cadendo di sabato, il limite è rinviato al lunedì successivo: il 9 dicembre 2019 è dunque l’ultimo giorno utile per pagare.

Il saldo e stralcio, Legge 145/2018, riguarda persone fisiche in un grave difficoltà economica comprovata e con un ISEE del nucleo familiare inferiore a 20 mila euro. Per effetto della misura prevista dalla Legge numero 145 del 30 dicembre 2018 ovvero la Legge di bilancio 2019, pagheranno solo parte dell’importo dovuto che varia dal 16 per cento al 35 per cento, sanzioni ed interessi già esclusi.

La rottamazione-ter, Decreto Legge numero 119 del 23 ottobre 2018, annulla invece solo l’importo delle sanzioni e degli interessi di mora.

I contribuenti che hanno visto accettate le proprie richieste potranno ora decidere anche quali delle cartelle pagare, attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Rata acconto imposte: cosa cambia per i soggetti ISA?

La seconda rata dell’acconto delle imposte principali, Irpef, Ires, Irap, scade oggi, 2 dicembre 2019, aggiungendosi ai molti adempimenti della giornata.

Di solito la scadenza è il 30 novembre ma quest’anno, poiché sabato, l’appuntamento con il fisco è stato spostato ad oggi.

Per i soggetti ISA l’articolo 58 del Decreto fiscale 2020, Decreto Legge numero 124 del 26 ottobre 2019, ha stabilito importanti novità: due rate di acconto dello stesso importo sul 90% dell’imposta dovuta.

Mentre prima la prima rata di acconto era del 40% e la seconda del 60% sulla totalità dell’imposta da versare, adesso le due quote sono state rimodulate.

Casualmente la rata in questione sarà del 50% del totale, visto che la prima rata è stata, appunto, del 40%.

La novità coinvolge anche i seguenti soggetti:

  • chi applica il regime forfettario agevolato o determina il reddito con altre tipologie di criteri forfetari;
  • coloro i quali applicano il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  • i soggetti che ricadono nelle altre cause di esclusione dagli ISA.

Le imposte in scadenza sono:

  • acconto Irpef: dovuto solo se, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, evidenziata al rigo RN34 del modello Redditi Pf, l’importo supera i 51,65 euro. Qualora l’importo dell’anticipo sia inferiore ai 257,52 euro dovrà essere versato in unica rata entro oggi. Negli altri casi la scadenza odierna è relativa alla seconda rata.
  • acconto Ires: anche in questo caso valgono i criteri previsti per l’acconto Irpef, tuttavia il limite che determina il versamento in unica rata dell’acconto è 103 euro: se superiore a tale importo le rate sono due. Bisogna controllare il rigo RN17 del modello Redditi Sc 2019 o il rigo RN28 del modello Redditi Enc 2019 a seconda del metodo di calcolo utilizzato. In ogni caso, se l’importo è inferiore a 20,66 euro l’acconto non è dovuto.
  • acconto Irap: anche questo tributo segue le normali regole delle imposte sui redditi.
  • acconto cedolare secca: a determinare se l’anticipo è dovuto è l’importo della riga LC1 del modello Redditi Pf 2019, colonna 5, “Differenza”. Se la somma è inferiore a 51,65 euro l’acconto non è dovuto, in caso contrario si deve provvedere al versamento in anticipo del 95 per cento dell’imposta.

Oltre la rata della rottamazione ter e il versamento acconto imposte, le altre scadenze

La rata della rottamazione ter e quella dell’acconto imposte non sono gli unici appuntamenti con il fisco della giornata che apre il calendario delle scadenze fiscali di dicembre 2019.

Nella giornata odierna si esauriscono i termini anche per altri adempimenti:

  • dichiarazione dei redditi, anche da parte di eredi;
  • invio di comunicazioni esterometro;
  • comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva.

Per i contribuenti obbligati alla dichiarazione dei redditi telematica o coloro che lo hanno scelto oggi è l’ultimo giorno.

Entro oggi devono essere presentati i seguenti modelli:

  • Redditi PF 2019, per le persone fisiche;
  • Redditi SP 2019, per le società di persone ed enti equiparati;
  • Redditi SC 2019, per i soggetti Ires con esercizio coincidente con l’anno solare;
  • Redditi ENC 2019, per gli enti pubblici e privati diversi dalle società, compresi i trust, soggetti all’Ires, nonché società ed enti non residenti soggetti all’Ires.

Inoltre gli eredi delle persone decedute nel 2018 o entro il 31 luglio 2019 devono provvedere alla dichiarazione dei redditi per conto del de cuius.

Deve essere presentata anche la scheda per la scelta della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef, scadenza che riguarda anche tutti i contribuenti non obbligati alla dichiarazione dei redditi.

Nella giornata di oggi devono anche essere comunicati i dati delle delle liquidazioni periodiche Iva relative al terzo trimestre del 2019, Lipe, ovvero i mesi di luglio, agosto e settembre.

Ultimo giorno utile, infine, anche per i soggetti passivi Iva che facilitano, mediante un’interfaccia elettronica, le vendite a distanza di telefoni cellulari, consolle da gioco, tablet Pc e laptop.

Coloro che sono residenti o che si sono stabiliti in Italia devono inviare, attraverso modalità telematica, la comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nei territorio dello Stato relative al mese di ottobre.