Invio dati modello 730, la scadenza del 28 febbraio 2020

Scritto da Tommaso Gavi il 28 febbraio 2020

Invio dati modello 730, oggi, 28 febbraio 2020, è fissata la scadenza della la comunicazione all’Anagrafe tributaria delle informazioni delle spese e rimborsi dello scorso anno. La lista dei soggetti coinvolti è molto lunga. Le informazioni utili per adempiere.

Invio dati modello 730, la scadenza del 28 febbraio 2020

Invio dati modello 730, oggi, il 28 febbraio 2020 è stabilita la scadenza per comunicare le informazioni all’Anagrafe tributaria al fine di predisporre la documentazione precompilata.

Devono essere comunicati i dati relativi alle spese ed ai rimborsi dell’anno precedente.

Le informazioni da comunicare hanno come oggetto i seguenti ambiti:

  • interessi passivi per contratti di mutuo;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contratti assicurativi e ai premi assicurativi;
  • previdenza complementare;
  • spese sanitarie rimborsate;
  • spese funebri;
  • interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali;
  • interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.

La modalità di adempimento prevede una comunicazione diretta o il supporto dell’attività di intermediari finanziari autorizzati.

In ogni caso è necessario l’utilizzo dei software messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Invio dati modello 730, la scadenza del 28 febbraio 2020: i soggetti interessati

La lista dei soggetti interessati dall’invio dei dati per la predisposizione del modello 730 precompilato, in scadenza il 28 febbraio 2020, è lunga e comprende diverse categorie.

Sono coinvolti a vario titolo dall’adempimento della fine del mese di febbraio i seguenti soggetti:

  • coloro i quali erogano mutui agrari e fondiari, devono comunicare i dati dell’anno precedente, relativi alle quote di interessi passivi e relativi oneri accessori;
  • gli enti previdenziali devono comunicare i dati dell’anno precedente riferiti ai contributi previdenziali e assistenziali;
  • gli enti, le casse e le società di mutuo soccorso con esclusivo fine assistenziale e i fondi integrativi del servizio sanitario nazionale, sono tenuti a comunicare i dati dello scorso anno riguardanti le spese sanitarie rimborsate per effetto dei contributi versati dai contribuenti e quelle che comunque non sono rimaste a carico del contribuente;
  • le forme pensionistiche complementari con contributi non versati tramite il sostituto d’imposta devono comunicare i dati dei contributi di previdenza complementare dell’anno precedente;
  • le banche, Poste italiane Spa e gli istituti di credito presso i quali sono disposti i bonifici di pagamento per la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio e/o di riqualificazione energetica degli edifici detraibili ai fini Irpef hanno l’obbligo di comunicazione dei dati dell’anno precedente relativi al mittente, ai beneficiari della detrazione e ai destinatari dei pagamenti;
  • gli esercenti servizi di pompe funebri ed attività collegate devono comunicare i dati relativi alle spese funebri dell’anno scorso;
  • gli amministratori di condominio devono provvedere alla comunicazione dei dati delle spese riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali e all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione, sostenute nell’anno precedente dal condominio;
  • le imprese assicuratrici, le aziende, gli istituti, gli enti e le società, i quali devono comunicare i dati dell’anno precedente con riferimento ai premi di assicurazione detraibili e ai contratti di assicurazione, esclusi quelli riguardanti la responsabilità civile, l’assistenza e garanzie accessorie.

Invio dati modello 730, la scadenza del 28 febbraio 2020: gli altri soggetti coinvolti

La lista dei soggetti coinvolti dall’invio dei dati del modello 730 in scadenza il 28 febbraio 2020 non si esaurisce con i soggetti appena citati.

Devono provvedere al termine anche gli asili nido, le università, le Onlus, le associazioni di promozione sociale e le fondazioni.

Nello specifico devono segnare la data in agenda i seguenti soggetti:

  • gli asili nido, pubblici o privati, e gli altri soggetti a cui sono versate le rette relative alla frequenza degli asili nido hanno l’obbligo di comunicazione dei dati dei genitori, di ogni iscritto, che hanno pagato le rette per la frequenza degli asili nido e per i servizi formativi infantili. Per ognuno dei casi deve essere comunicato l’importo pagato e la frequenza dei pagamenti riferiti allo scorso anno d’imposta e dell’anno scolastico di riferimento. Devono inoltre essere indicati i soggetti che hanno sostenuto le spese.
  • simile adempimento interessa i soggetti che erogano rimborsi relativi alle spese sostenute per la frequenza degli asili nido. Tali soggetti devono comunicare i dati, riferiti ad ognuno degli iscritti all’asilo nido, dei rimborsi delle rette per la frequenza erogati nell’anno precedente, indicando l’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata. I rimborsi contenuti nella certificazione dei sostituti d’imposta non devono essere comunicati;
  • le università statali e non statali devono provvedere alla comunicazione dei dati relativi alle spese universitarie, riferite all’anno precedente. Per ogni studente le università statali e non statali devono indicare l’ammontare delle spese universitarie sostenute nello scorso anno d’imposta, i soggetti che hanno sostenuto tali spese e l’anno accademico di riferimento. Le spese universitarie devono essere comunicate al netto dei relativi rimborsi e contributi. I rimborsi erogati nell’anno d’imposta ma riferiti a spese sostenute in anni d’imposta precedenti devono essere indicati separatamente. i dati relativi alle spese sostenute per lo studente da parte di enti, società, imprese e professionisti e, in generale, da parte di soggetti diversi dallo studente o dai suoi familiari non devono essere comunicati;
  • nello stesso ambito, anche i soggetti che erogano rimborsi relativi alle spese universitarie devono comunicare i dati dei rimborsi erogati nell’anno precedente, indicando l’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata. Non devono essere indicati né i rimborsi contenuti nella certificazione dei sostituti d’imposta, modello CU, né quelli trasmessi dalle università;
  • le Onlus, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e le associazioni che hanno come scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, le fondazioni e le associazioni che hanno come scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, devono comunicare i dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili/detraibili eseguite da persone fisiche, relative all’anno scorso. Per ogni donazione deve essere indicato il soggetto erogante e i propri dati, l’ammontare e il metodo di pagamento. Le stesse Onlus, associazioni e fondazioni devono comunicare anche le erogazioni liberali restituite nell’anno precedente, indicando i dati identificativi del soggetto a favore del quale è stata effettuata la restituzione e l’anno nel quale è stata ricevuta l’erogazione rimborsata;
  • gli iscritti agli albi professionali dei veterinari e le strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari devono comunicare i dati dell’anno precedente delle persone fisiche che hanno sostenuto spese veterinarie nel 2019. Le tipologie di spesa sono quelle indicate dal decreto ministeriale numero 289 del 6 giugno 2001.

Invio dati modello 730, la scadenza del 28 febbraio 2020: le modalità di adempimento

Per provvedere alla scadenza del 28 febbraio 2020 che riguarda l’invio dei dati per la predisposizione del modello 730 precompilato si deve utilizzare la modalità telematica.

Per la comunicazione all’anagrafe tributaria è necessario utilizzare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate: Fisconline o Entratel.

È necessario inoltre l’utilizzo degli appositi software di controllo, che sono messi a disposizione dei soggetti interessati gratuitamente e permettono di predisporre i file da inviare.

Le opzioni a disposizione per comunicare i dati relativi al 2019 sono due:

  • direttamente;
  • attraverso intermediari abilitati.

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